SE LE CITTÀ SONO SPORCHE PURIFICHIAMO I NOSTRI CUORI

22/12/2017

È Natale, ma purtroppo devo un po' rovinarvelo. Nelle precedenti chiacchierate sono stato più positivo. Ma non posso, stavolta, non sottolineare che la droga ha ripreso a circolare in modo massiccio, pesante e coinvolgendo sempre più i giovani e giovanissimi.
Il Governo, più volte sollecitato, ha fatto capire di avere altre urgenze. Mi dispiacerebbe che le urgenze si concentrassero nel moltiplicare le divisioni e i protagonismi personali tra politici, perchè inutili e dannosi soprattutto per noi impegnati nel sociale.
Credo abbiate letto che alcuni bambini, a passeggio nei parchi, abbiano rischiato la vita a causa della droga. Riporto i casi di un bambino di venti mesi e di una bambina di un anno e quattro mesi.
Avevano ingerito hashish trovato ai giardini. Le forze dell'ordine credono che l'ipotesi più verosimile sia qualche pacchetto, contenente sostanze stupefacenti, nascosto dagli spacciatori tra i cespugli.
E che i nostri bambini li abbiano trovati e ingeriti. Il bambino di venti mesi, appena tornato a casa dalla passeggiata, è stato colpito da spasmi gravi e ricoverato d'urgenza all'ospedale nel reparto rianimazione. La prognosi chiara e veloce: intossicazione da hashish.
È mai possibile che dopo anni di lotta alle droghe ci si trovi ancora peggio di prima? I nostri bambini hanno tremendo bisogno di posti belli, verdi, sicuri, soprattutto in certe città sepolte dallo smog. È triste credere che, tra i fiori, vi sia la morte e non la vita.
Ed è ancora più triste che questi drammi accadano nelle vicinanze del Santo Natale. La sicurezza, soprattutto nei parchi e nelle aree boschive, è fondamentale. Dover presidiare anche questi posti è penoso, nonostante sia doveroso e urgente.
La civiltà e la qualità della vita non si esauriscono nei titoli di studio, nei grattacieli e nelle cene alla Cracco. Rimbocchiamoci le maniche ed esigiamo presenza prudente ma costante in tutte le località cittadine e torniamo, con pazienza e per l'ennesima volta a parlare, a discutete e a prevenire questi fenomeni che demoralizzano e dequalificano interi quartieri.
Non accontentiamoci di mettere il verde nei presepi che stiamo costruendo in casa. Il vero Natale deve arrivare fuori casa, nelle vie, nelle piazze, nei sottopassi dei metrò, nei cortili dei condomini. Soprattutto dovrebbe arrivare nel cuore di ciascuno di noi.

Don Antonio Mazzi