PER GENOVA…

18/08/2018

In questa giornata così dolorosa per Genova, sono molto triste e anche abbastanza innervosito, perché vorrei che quelle di oggi fossero cerimonie vissute come momenti di dolore, anziché cerimonie che non si sa mai se sono "cerimonie sfilata".
Hanno fatto bene le famiglie che hanno voluto fare i funerali privati. Il Cardinale dovrebbe essere all'ultimo banco della chiesa a pregare con tutti.
Perché davanti a responsabilità così gravi, bisogna che tutti, e sottolineo tutti, non confondiamo il dolore con qualcos'altro. E tutti, da domani mattina, dobbiamo avere il coraggio di dire che "cambiamo veramente" , e spero non si ricominci con l'ennesima filastrocca o girandola di parole, che consumerà giorni e mesi col rischio di portare prima o dopo altri morti. 
Provo tanta rabbia e dolore insieme, perchè noi siamo sempre "l'Italia del giorno dopo", perché I'"ltalia del giorno dopo" è l'Italia degli italiani e l'"Italia del giorno prima" è quella dei politici.



di Don Antonio Mazzi