Per non dimenticare

27/01/2016

L’abbiamo chiamata “Giornata della Memoria” ma, senza essere cattivo, credo sarebbe più giusto intitolarla Giornata delle solite chiacchiere e delle quattro o cinque manifestazioni strapaesane, poco dignitose per i morti che, sebbene ormai lontani, morti restano uccisi nel più barbarico dei modi e nel nome della purezza “ariana”.
Nel frattempo piangiamo altri morti, per altri fatti indegni e, purtroppo anche in questo caso, frammischiati ad integralismi parareligiosi, fortemente bestiali e falsamente politici. Non varrebbe la pena tener presente che la storia non sempre aiuta a cambiare, a capire, a maturare e ad accettare la diversità nella versione più completa e umanizzante? Essere uomini vale più di ogni verità, di ogni colore e di ogni formula economico-politica. Perché non l’abbiamo ancora capito?

Don Antonio Mazzi