UN GRIDO DI AIUTO PER GRAZIELLA

12/04/2018

Mi è arrivato questo messaggio via e-mail e ve lo riporto, con il cuore rotto. Ho cambiato solo il nome della ragazza: Graziella. Pensiamoci!

Caro don Mazzi,
mi ritrovo a scrivere per una parola di conforto pur sapendo che ogni giorno riceverà centinaia di domande d'aiuto. Il mio vuole essere un grido d'aiuto per un episodio accaduto oggi. Sono una infermiera, lavoro da molti anni, ma ancora non mi sono abituata a certe situazioni di sofferenza, disagio sociale ed emarginazione.
Oggi ho conosciuto Graziella, una ragazza di 28 anni, strafatta: l'ultima dose di cocaina questa notte alle due. Accompagnata da colui che si definiva il compagno. Compagno di cosa? Di sventura. Lei poverina non si reggeva in piedi, lui voleva riportarla a casa, da solo, non si sa con quali mezzi. Ho tentato di avvisare la madre per farla venire a prendere. Non volevo lasciare Graziella nelle mani di quell' essere, che la trattava come un oggetto.
Non ci sono riuscita: lei ha scelto di tornarsene a casa con lui. Avrei voluto proteggerla, non ci sono riuscita. Graziella è tornata alla sua squallida vita, fatta di sballo e chissà cos'altro. Una ragazza che avrebbe voluto diventare medico, studiare biologia si ritrova nello squallore assoluto. Avrei voluto proteggerla come una figlia, non ci sono riuscita e l'ho persa.
Grazie se leggerà queste mie parole, grazie per ogni vita salvata. Lei è un dono per tutti i ragazzi e ragazze che, come Graziella, cadono nel baratro della droga. Sarà difficile dimenticare ciò che è successo oggi, quella ragazza minuta fragile, dal nome così delicato: Graziella, la porterò nel cuore.
Un abbraccio.

xxx

Me ne arrivano tante altre. Vi ho trascritto solo questa, poichè abbiamo vissuto il tempo pasquale. Mi ha colpito la sensibilità dell'infermiera e la classica cocciutaggine della ragazza. Quando si confonde l'amore con qualc0s'altro, tutto ciò che dovrebbe essere bellezza, delicatezza, sogno, felicità finisce in pronto soccorso o in qualcosa di peggio. Genitori, prevenite!

Don Antonio Mazzi