XU E KAREWE, ECCO I BRAVI CITTADINI DI DOMANI

27/12/2018

È straordinario, anche se l’episodio non sarebbe certamente da prime pagine dei giornali. È straordinario nella sua semplicità, onestà, genuinità. Il fatto è tutto qui: due ragazzini di quattordici anni, non italiani, abitanti nel quartiere Giambellino, a Milano, tornano da scuola.
Karawe vede, vicino ad una macchina, un portafoglio abbastanza “gonfio” e chiama subito l’amico Xu, che lo raggiunge. Sembra che nel portafoglio ci fossero tantissimi soldi.
I due si guardano e, paurosi e tremanti, come capita sempre a tutti quando succedono cose del genere, anziché sparire con il malloppo, chiamano le loro amiche di classe della scuola media “Rinascita”.
Dopo un consulto rapido ma molto serio, portano il portafoglio alla scuola, o meglio a due docenti, il professor Gianluca e la vicepreside Clara. Raccontano velocemente quanto è successo e consegnano “il tesoretto”.
Nel frattempo il pensionato che lo aveva perduto era affannosamente alla ricerca del prezioso portafoglio. Incredibilmente gli torna tra le mani la sua pensione e si commuove vedendo i due ragazzini consegnargliela nel modo più semplice e quasi ingenuo.
Fin qui niente di straordinario, dirà qualcuno. Per me, invece, contraddicendo a quanto ho detto nelle prime righe dell’articolo, sarebbe proprio da mettere, quasi fosse un manifesto, sulle prime pagine dei giornali nazionali.
In queste giornate politicamente e socialmente tetre, dall’aria pesante e penosa, un episodio così rimette un po’ di ossigeno dentro le nostre anime e una grande speranza nei nostri cuori. Due quattordicenni, stranieri, di famiglia povera, che abitano in un quartiere declassato, hanno fatto quello (fatemi pensare male) che i loro coetanei delle zone “alte” della città non avrebbero fatto.
È un cattivo pensiero ma lo cancello subito, riportando la frase della Dirigente della scuola: “A noi interessa coltivare, oltre al sapere, anche il senso civico e il rispetto per gli altri”. E la commozione del vecchietto che, unita ad una piccola ricompensa, manda due righe: “Ho apprezzato il vostro gesto, avete dimostrato di possedere uno dei valori più grandi. Ringrazio tutta la scuola”.


Don Antonio Mazzi