La settimana che abbiamo passato ad Assisi è stata molto bella. Sono successe tante cose, a partire dalle solite discussioni e arrivando ai gruppi, alla parola, alle riflessioni che hanno fatto nascere molte idee su come migliorarsi sempre di più, sia interiormente che esteriormente.
La nostra base è stata Porziano, una delle case di Exodus, dove, oltre alle stanze e alla cucina, c’è anche una grande sala dove abbiamo trascorso i momenti comunitari impegnati in giochi vari e in attività di gruppo.
È stata una settimana di cammino e riflessione lungo la via degli Ulivi ma anche di visite agli eremi e alle basiliche che abbelliscono questo territorio ricco di storia e di spiritualità.
Una notte abbiamo dormito fuori perché siamo andati a dare una mano a delle persone che hanno scelto di vivere “isolati” dalla città e dal paese. Sono stati due bei giorni, impegnati nel lavoro che ci hanno scaricato e stancato e la sera ci ha visti andare a letto molto presto, appena dopo cena.
Il mattino successivo, subito dopo colazione, siamo partiti a due a due. Ogni coppia aveva come compito quello di arrivare più o meno a metà del percorso avendo scritto “cinque obiettivi” di gruppo da raggiungere in comunità. Dopo esserci persi lungo il cammino siamo arrivati a destinazione avendo scritto sia cinque obiettivi lavorativi che i cinque da realizzare all’interno del gruppo.
L’ultimo giorno è stato ludico e turistico e, dopo una partita a calcio tra di noi, siamo andati ad Assisi per comperare un regalo per il nostro mitico “Don”.
Durante il viaggio verso Milano ero contento di tornare perché ad Assisi, riflettendo molto su me stesso, ho preso coscienza e “tirato fuori” mie mancanze e problematiche che in questi anni in comunità avevo sempre tenuto dentro perché non le ritenevo importanti.
Invece questa settimana mi ha permesso di capire che forse sono le più importanti e che devo lavorare duro, ma penso di potercela fare trovando ogni giorno lo spirito e la motivazione giusta.