Cara mamma,
ogni volta che ci vediamo dopo tanto, la prima domanda che mi fai è: “Come stai?” ed io: “Eh, bella domanda, mamma… come sto!?“ Sai, credo che in questo momento sarebbe più giusto chiedermi “Tommaso, come ti senti ora?” Beh, oggi sicuramente ti risponderei “mamma, sto molto meglio di prima!” Ho ritrovato la felicità e riscoperto l’amore verso le persone che mi hanno sempre amato e prima di tutto verso te, mamma, a cui devo un “grazie” enorme per tutto ciò che hai fatto per me e che io non sono mai riuscito a vedere.
Prima non mi importava niente di nessuno e il mio obiettivo erano solo le sostanze e il divertimento. Dopo la morte della nonna mi è caduto il mondo addosso, e ho pensato a tante cose negative: “A chi gliene importa di me? Nessuno mi vuole bene! Se scomparissi da un giorno all’altro a nessuno importerebbe”. Ora che sono in comunità e non sono sotto uso di sostanze penso che la nonna non avrebbe mai voluto questo per me, avrebbe invece desiderato che conducessi una vita sana, divertendomi senza quelle schifezze.
Molte volte ho l’impressione di avere su una spalla un diavoletto che mi dice di continuare a fare la vita di prima, e sull’altra un angioletto che dice di fare una vita “giusta” per non rischiare di perdere tutto e tutti, ma soprattutto per non perdere il tuo sorriso, mamma.
Tutto questo mi dà la forza di andare avanti fino alla fine di questo percorso, nonostante le paure che ogni tanto mi assalgono, perché ci vuole un attimo per rovinare tutto. Ma so che ci devo mettere tutte le mie forze e ascoltare gli educatori e i ragazzi che ogni giorno sono al mio fianco, sopportando tutti i miei alti e bassi.
Ma soprattutto voglio ringraziare te, mamma!
E voglio farlo dedicandoti una canzone della mia band musicale preferita, gli OneMic.
Tu sai che non sono bravo con le parole, ma leggendo questo testo, spero capirai:
“Il mare se ne frega, è pieno di se.
La pioggia lo sfiora appena.
Questo mare se ne frega è grande e pieno di se la pioggia lo sfiora appena
Mica è come me il mare se ne frega,
mica è come me, che morirei per…
Avrei mille cose da dirti e raccontarti
che non so da dove cominciare mamma
Il mare se ne frega, ci sente appena
Guarda il tempo e vive il mondo alla sua maniera
E quante volte ho pensato che non mi capissi e
ti chiedevo di abbracciarmi in tutti i miei strilli,
ma il male viene fuori in tutti i modi e
l’ amore è un arma
Tanto cuce tanto taglia
E mettici pure che ho preso il caratteraccio di papà
Arrivo dove posso, mai un passo di più in là
Quando ho fatto la valigia e sbattuto la porta
ho pensato che sarebbe stata l ultima volta
in cui mi avresti detto che mi avevi perso
Ora mi chiedo se stanotte mi cerchi,
perché io ti cerco.
Lui non è come me, il mare se ne frega
La pioggia cade, ma lo sfiora appena
Lui non è come me
Io che morirei per te
Ora, lontano da casa e da tutti,
i problemi sembrano un po’ meno neri e seri,
meno grandi di ieri
Saranno i miei sedici anni, stupidi sedici anni
Sai fatico ancora ad indossarli
Vorrei vestire la tua calma, mamma,
ma il sangue preme dentro le vene piene e balla
Ho una tua foto da ragazza in questa stanza
Bella che a dire bella non è mai abbastanza
Il mondo mi vuole forte veloce ed in gamba
Il mare se ne frega se non resto a galla
E quindi nuoto e corro, il resto viene dopo
E poi mi importa poco, basta che mi muovo
E se prima mi vergognavo per quanto ci somigliavamo
Adesso amo i lati nei quali siamo uguali
Stessi occhi, stesse labbra
Il mare non ci cambia
E’ lui che ci tocca appena torno presto mamma
Lui non è come me il mare se ne frega
La pioggia cade, ma lo sfiora appena
Lui non è come me,
io che morirei per te.
… Ehi mamma, ti voglio bene!
Tommaso
Storie di vita