Cari ragazzi,
ricomincia la scuola e, come il solito, ricominciano i sospiri delle mamme, le parolacce vostre, le antipatie degli insegnanti. E tutti noi, trascinati da questo fiume in piena, ci lasciamo andare ai malcontenti, al Governo che sulla scuola si impegna poco e altre cento cose poco allegre.
Io vorrei invece, darvi una spinta verso la serenità, l’impegno vero, il bisogno che avete (e abbiamo) di cultura e di formazione. Buona parte del disagio lo dovete sanare e risolvere voi. Ricordate che questo è il periodo più delicato e strategico della vostra vita. Non buttatelo.
E, scusate, se vi mando alcuni messaggi che certamente già conoscete ma, come dicono a scuola, “ripetita iuvant”. Eccoli. è un semplice decalogo.
Ricordatevi una cosa: ci sono tempi nei quali i padri salvano i figli e tempi nei quali i figli salvano i padri. Siamo nei secondi tempi. Capisco che portare i padri sulle spalle non sia un esercizio da palestra. Ma potete aggiungerlo.
Ho finito. Sono contento di aver avuto l’occasione di mandarvi un messaggio positivo e sereno. Vi auguro buon anno scolastico e, se riuscite, fate sorridere un po’ di più i vostri insegnanti. Ciao a tutti.
Don Antonio Mazzi