SUL DRAMMA DEL PICCOLO CHARLIE CI SONO STATI ANCHE PARERI E OPINIONI NON DEL TUTTO LIMPIDI?

01/08/2017

Il dramma del piccolo Charlie ha commosso l’intero mondo, da Papa Francesco al Presidente dell’America: si è parlato, discusso, fatto proposte medico-scientifiche e riempito i giornali.
Come spesso accade tutto ciò che si è detto e fatto ha subito fasi e momenti alterni. Non vorrei pensare a giochi politici ed equivoci ma la voglia di protagonismo talvolta prevale anche in vicende terribili e delicatissime come queste.
Il dolore dei genitori, la rarità della malattia, la rivalità all’interno della comunità scientifica, la speranza che non tutto fosse perduto hanno frammischiato speranze e confusione.
Mi fermo alla parola confusione perché la figura del bambino sofferente e della coppia dei genitori è talmente forte e potente dentro di noi che (penso io) anche i più duri e più malfidenti non possono non aver ceduto alla commiserazione.
Ora tutto si è fermato. I due genitori, capito che i problemi politico-tecnico-scientifici allungando i tempi, hanno fatto perdere la debolissima opportunità di salvare la creatura, hanno accettato con la coscienza serena la morte del loro bambino.
A noi l’obbligo di stare vicini non solo ai due genitori di Charlie ma anche ad altri genitori che convivono con situazioni così pesanti. Giunti alle triste fine, rimane però in me la brutta sensazione che qualche ombra attorno a questa vicenda ci sia stata.

Don Antonio Mazzi