IL SORRISO DI FRANCESCO UNICO E TRAVOLGENTE

30/03/2017

Tutti hanno parlato di papa Francesco a Milano riempiendo giornali e telegiornali. L’evento è stato grande. E tutti sono più bravi di me, perciò è meglio che vi parli di qualcosa un po’ diverso. Per esempio il suo sorriso. Noi siamo abituati a vedere la gente che ride o sorride o fa delle smorfie tra il riso, il sorriso, la meraviglia e l’incertezza.
Questo Papa ha un modo di sorridere che non saprei descrivere. I proverbi dicono che ogni uomo è il suo sorriso o il suo pianto. Questo Papa, quando sorride lo fa con tutto il corpo: con le braccia, con le mani, con l’atteggiamento, con il Cristo che ha sul petto. La sua gioia, quella cioè di trovarsi tra la gente, fuori dal palazzo, libero dalle guardie, è così grande che la manifesta dalla testa ai piedi.
È una roba da matti (diciamo noi veneti)! Intendendo, per matti, tutto quello che passa tra il normale e lo straordinario. Non so se a Milano avrà sorriso come quando si trova tra i poveri, i bambini, i disabili.
Però con i “ragazzi” di San Vittore le sue parole dette e ascoltate, saranno state certamente intercalate da quella sua felicità sprigionante. Già la sera della sua elezione nel 2013, salutando piazza San Pietro stracolma di gente, dicendo “buonasera”.
Perfino i giornalisti, abituati a sentirne di ogni, si sono guardati in faccia e raccontando quanto stavano vedendo hanno sorriso inebetiti anche loro. Se poi volessimo fare, da maleducati, un passetto più avanti, gli occhietti del Papa come li descrivereste?
Sono stato alla sua Messa del mattino a Santa Marta. Ero nei primi banchi a pochi passi da lui e quando è andato a sedersi, in fianco all’altare per le letture, quasi lo toccavo. Sono abituato, per il lavoro che faccio, a guardare i miei ragazzi, i disperati, gli omicidi, gli spacciatori e i tossici, sempre e solo negli occhi.
Perché gli occhi non raccontano bugie e, talvolta, in pochi secondi fanno capire che mi sta davanti è totalmente diverso dalle carte, dai dossier, dagli articoli e dalle storie che mi hanno raccontato quelli che me li hanno portato.
Gli occhi, gli sguardi, la faccia! Questo Papa è unico e non saprei assolutamente descrivere il suo sguardo. Capisco solo che scatena serenità, semplicità, amore, tenerezza. Ci sono tanti modi per descrivere la Pace. Io ho trovato il nome giusto. Francesco con il suo sorriso è l’uomo che produce Pace dentro, fuori, attorno a Lui.

Don Antonio Mazzi