La Madonna è il prototipo del sovvertimento che Dio anticipa alla logiche del potere: donna giovane, di poco più di quattordici anni, con un angelo che le viene a parlare (di solito nella Bibbia gli angeli parlano agli uomini) e ad annunciare la salvezza. "Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola".
Non consulta nessuno, sicura e indipendente. Darà lei il nome al figlio, che non sarà solo ebreo perché il Padre è lo Spirito e lo Spirito non ha confini.
In quell'inno straordinario che è il Magnificat annuncia eventi sconvolgenti: "Ha disperso i superbi, ha rovesciato i potenti, ha innalzato gli umili". Più tardi Cristo ribadirà questi stessi concetti nelle Beatitudini.
I suoi rapporti con il Figlio saranno certamente tesi. Non dobbiamo dimenticarci le frasi di Matteo e dobbiamo avere il coraggio, anche noi, di tenercele scritte dentro il nostro cuore perché ci faranno capire qualcosa di più di questa donna più martire che vergine.
Riporta Matteo una frase di Cristo, in un discorso alla folla: "Sono infatti venuto a separare l'uomo da suo padre, e la figlia da sua madre, e la nuora dalla suocera, e i nemici dell'uomo saranno quelli della sua casa. Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di e, non è degno di me".
L'albero non si riconosce dal fatto che assomiglia all'idea di "alberità". L'albero si riconosce da ciò che produce. E l'albero prodotto da Maria ha offerto olio e aceto, spine e fiori amari, croci e tavoli.
Maria capirà più tardi che Lui aveva già messo tutte le premesse perché succedesse quello che poi succederà. Infatti lei, insieme con le sorelle di Lazzaro, la Maddalena e la Samaritana saranno le cinque donne che interpreteranno in controluce l'energia evangelica e che aiuteranno gli Apostoli ad attraversare il mondo.
A noi liberarle dal ruolo di belle statuine, provocato da una visione maschile della storia. Sono state loro ad essere le più fedeli e le più vicine alla passione di Gesù Cristo.
Don Antonio Mazzi