Uno strumento di indagine fondamentale per comprendere gli adolescenti di oggi attraverso le loro risposte che ci rendono la fotografia della generazione under 20. È questo "Selfie", questionario che ad oggi ha coinvolto oltre 35 mila studenti di centinaia di scuole medie inferiori e superiori delle province di Varese, Milano, Bergamo, Pavia, Mantova, Cremona, Cosenza e Potenza dal gruppo di lavoro promosso dal Centro Semi di Melo, formato dalla Fondazione Exodus e dalla Casa del Giovane di Pavia.
Ma "Selfie – Istantanee dalla generazione 2.0" è anche un libro, edito da San Paolo Edizioni – collana Exodus Avamposti, scritto da Marcello Esposito, Simone Feder, Anna Polgatti e Franco Taverna. Mercoledì 8 novembre si è tenuta all'Istituto Molinari di Milano la conferenza stampa di presentazione di "Selfie", a cui hanno partecipato i quattro autori e don Antonio Mazzi, fondatore di Exodus. In apertura è stato letto un messaggio inviato dall'assessora regionale Viviana Beccalossi, team leader della Giunta per le iniziative a contrasto del gioco d'azzardo patologico, e promotrice del progetto "Selfie".
«La cosa più bella di Selfie è – ha detto don Mazzi – che in molte scuole, dopo aver partecipato alla ricerca, i ragazzi hanno cominciato a confidarsi con professori e preside. Questo ci fa capire che dobbiamo lasciare aperte le nostre scuole ai ragazzi. La scuola deve diventare il luogo dove si torna a parlare, dove si torna a parlarci, dove tornano le relazioni che sono al di fuori dell'adulto e dei minori».
«L'obiettivo – scrivono i quattro autori nel libro – è quello di consegnare nelle mani di docenti, genitori e ragazzi una serie di riscontri concreti presi dalla vita reale degli adolescenti della loro scuola e di spunti di approfondimento per la pianificazione di interventi di miglioramento da realizzare proprio a partire dalle loro caratteristiche, dai loro punti di vista e dalle loro fragilità». E infatti "Selfie" racconta di ragazzi e ragazze che solo nel 41 per cento dei casi si confronta con un genitore perché preferisce farlo con un amico; che nel 40 per cento dei casi va male a scuola perché vive in un contesto monoparentale; che il 45 per cento dei ragazzi ha conosciuto persone tramite i social network; che il 65 per cento degli under 18 usa lo smartphone in classe anche se non potrebbe; che l'84 per cento dei bambini sotto i 10 anni ammette di aver iniziato a giocare d'azzardo – comprando un "Gratta e vinci" – grazie ai genitori.
Presentato in forma sperimentale nell'anno scolastico 2014/2015, il questionario "Selfie", sottoposto attraverso un software e un link online, è stato implementato grazie al supporto dell'Università Bicocca di Milano, in particolare delle professoresse Laura Terzera del dipartimento di Statistica e Metodi Quantitativi e Gianna Serafina Monti del dipartimento di Economia, Metodi Quantitativi. È anche intervenuta anche la professoressa Vittoria Cerasi dell'Università Bocconi. "Selfie" è stato utilizzato in vari istituti italiani per conoscere i teenager di oggi attraverso le risposte che loro stessi hanno dato negli ambiti di indagine: i dati personali, il tempo libero, l'uso di smartphone e social network, il budget settimanale, il rapporto con il gioco d'azzardo, quali sono comportamenti a rischio, quale immagine hanno del proprio corpo e la loro relazione con il cibo e, infine, la realizzazione di sé.
Per Viviana Beccalossi, assessora di Regione Lombardia, «la conoscenza degli stili di vita dei ragazzi è un valido punto di partenza per i soggetti impegnati nella cura e nella crescita della popolazione giovanile, in particolare quella di fascia preadolescenziale, a livello scolastico, familiare e territoriale. Padroneggiare la situazione di partenza è un'azione necessaria per poter porre in essere interventi mirati che possano prendersi carico delle criticità, ma contemporaneamente valorizzare anche le potenzialità di una generazione che necessita sempre più di un riconoscimento positivo e valorizzante». E come ha scritto lei stessa nel libro, «"Selfie" è un utile strumento di indagine e letteratura degli stili di vita giovanili attraverso un'approfondita attenzione al mondo di internet e a quello delle dipendenze, in particolare quella del gioco d'azzardo».
Per questo, nell'anno scolastico appena iniziato "Selfie" verrà proposto anche nelle scuole della provincia di Milano, Varese, Cremona, Mantova, Pavia, Verona, Ferrara, Perugia, Viterbo, Frosinone, Matera e Caltanissetta.
Chiara Baldi