A TORINO IL COMUNE RIFIUTA L'ATTO DI NASCITA AI FIGLI DI UNA COPPIA GAY. CON QUALI MOTIVAZIONI?

13/03/2018

A Torino, in un ufficio anagrafico del Comune, non hanno trascritto l'atto di nascita di due gemelli nati in Canada da una coppia di uomini con il sistema "della gestazione per altri".
Per essere più chiari: l'atto di nascita era già stato trascritto per il padre biologico ma poi non è stato esteso all'altro genitore. Secondo gli uffici civici del Comune si tratta solo di una questione tecnica, che verrà certamente risolta.
Io non voglio entrare in questioni sociopolitiche ma sembrava che nella nostra bella Italia il problema riguardasse il mammismo esagerato. Con i figli che mai uscirebbero di casa perché, con la disoccupazione, anche l'esigenza del lavare le camicie si fa pressante. E chi meglio della mamma? Tutto questo, in un attimo, è tramontato, siamo passati dal mammismo "eterno" al bi-paternalismo non ben definito.
Non voglio scherzare perché qui si tratta di nuove politiche familiari, voglio solo dire a coloro che conoscono poco le tragedie giovanili quanto sia necessario ritrovare quegli equilibri e quei rapporti che madre natura e la civilizzazione avevano da secoli creato e con fatica vissuto.
Perciò non credo che fatti del genere possano essere definiti "problemi tecnici". I nostri figli esigono, alla loro maniera, le carezze e le urla della madre, come la presenza e la testimonialità del padre.
Sono vecchio e trapassato remoto ma, se venite a trovarmi, vi accorgerete che sono proprio i cosiddetti "peggiori" che esigono presenze ben precise, vere e quotidiane.

Don Antonio Mazzi