ADOLESCENZA, SERVONO PIU’ GENITORI E MENO PSICHIATRI

24/01/2020

Vittorino Andreoli, psichiatra, è intervenuto durante il seminario “Adolescenti e dipendenze” organizzato dalla Fondazione Exodus di don Mazzi. Andreoli restituisce un’immagine degli adolescenti inedita. E per farlo parte della dipendenza: «Il problema della dipendenza è grande. Ma per parlarne dovremmo partire dalla nostra vita e della società, solo così possiamo capire quella dei nostri figli».

Chi sono gli adolescenti di oggi?
Non c’è nessuna dottrina in grado di spiegare chi è l’adolescente. Vive dentro la società ma muta continuamente. La soluzione migliore per lavorare con loro è accettare e dire che non sappiamo chi sono, solo cosi potremmo conoscerli meglio. Poi, bisogna guardare all’adolescenza nel mondo e nell’ambiente. Non è possibile separare i ragazzi, decontestualizzarli. Mi chiedete chi sono gli adolescenti? Per me giovani che vivono in un’età difficile ma piena di fascino e che meritano di essere non aiutati ma capiti. Io non ho formule, sia chiaro, ma solo alcune considerazioni.

Quali?
La prima – fondamentale – è che l’adolescenza non è una malattia. Sembrerà banale sottolinearlo, ma ormai c’è la tendenza a considerarla tale appena si presenta un problema, anche minimo. L’adolescenza è una fase dell’esistenza che ha delle caratteristiche precise.

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Anna Spena – da “Vita non Profit”