CONSUMI SANI E DANNOSI NON POSSONO AVERE LA STESSA ALIQUOTA

03/01/2020

Pare che il Governo abbia aggiustato il tiro sul gioco d’azzardo proponendo un aumento della tassazione su alcuni giochi. A mio giudizio, sempre che il provvedimento alla fine arrivi fino alla sua applicazione, questo passo accolto da molti come segnale di cambiamento illuminato, porta solo un minimo di decenza alla triste storia politica che nel nostro Paese ha trattato il tema dell’azzardo. Se ben comprendo, infatti, il provvedimento applica a questo comparto economico le medesime aliquote di altri, senza alcuna differenza di valore tra beni di consumo sani o dannosi.
Considero questo del tutto insufficiente. Occorre avere il coraggio di azioni più serie e radicali. Il gioco d’azzardo deve stare fuori dai luoghi sensibili. Dai bar e dai centri commerciali. Non si può vedere più questo mercimonio accanto ad una panetteria, mentre si prende un caffè, quando si accompagna il figlio a comprarsi un paio di scarpe. Ecco alcuni dati emersi dalla nostra indagine “Selfie” condotta con il Centro Semi di Melo (promosso da Fondazione Exodus e Casa del Giovane con alcuni docenti dell‘Università Bicocca), intervistando oltre 60.000 ragazzi: la stragrande maggioranza degli adolescenti conosce dove si gioca, oltre il 70% dichiara di conoscere posti dove anche i minori possono giocare, alcuni hanno provato a scommettere in compagnia dei genitori, il 58% dei ragazzi sono stati accompagnati al gratta e vinci dagli adulti, altri buttano i propri soldi nelle macchinette, il 49% dichiara di aver “provato” prima di aver compiuto i 15 anni.
Il gioco d’azzardo è uno di quei commerci, se così possiamo dire, e posto che l’azzardo possa essere considerato legittimo, che per sua natura deve essere riservato in luoghi dedicati senza commistione con la vita ordinaria. Così come non si mette un sexy shop all’interno di una scuola allo stesso modo non si può mettere l’azzardo nei bar. Così come ci sono le stanze dedicate ai fumatori che stanno lontane e separate da chi non fuma, per non nuocere alla salute e non rovinare i polmoni di chi non fuma, allo stesso modo le sale da gioco e i biglietti delle centinaia di gratta e vinci devono stare in posti specifici loro dedicati, per non nuocere alla gente attraverso l’inganno.
Tutti conoscono i danni prodotti dal gioco d’azzardo. Intere famiglie distrutte. Sì, perché lo sappiamo bene che l’azzardo non colpisce solo il giocatore. E ora, il problema si è drammaticamente allargato, perché sempre più ragazzi si perdono dentro ai meccanismi perversi dei giochi in denaro on line, con un marketing sempre più aggressivo che, con l’unico obiettivo di generare alti profitti, ha cominciato ad invadere le menti ancora acerbe.
Alla politica chiedo: si accontenta di quanto sta facendo o si decide una buona volta di guardare il fenomeno fino in fondo e prendere soluzioni intelligenti, preventive e degne di un Paese che non si accontenta di sopravvivere sulle poche tasse che ricava dal gioco?

di don Antonio Mazzi