Metti 6 ragazzi e 2 educatori
1 tagliacuci e 2 macchine da cucire lineari, km di TNT bianco e nessun sarto.
Risultato: 60 giorni di sartoria resiliente con 13.000 mascherine prodotte.
Questa è l’avventura della casa Exodus di Tursi in tempo di pandemia Covid-19.
Una Comunità e un tempo sospeso da attraversare.
E’ bastato decidere,
non lo sapevamo, ma a testa ferma, bloccata da ogni cosa,
il cuore ha il sopravvento.
E’ bastato decidere… e tutto si è fatto dono.
E’ bastato parlarne… e sono arrivate richieste da tutta Italia.
Da Palermo a Trieste,
da privati cittadini a Comuni, da aziende ad associazioni, da RSA a comunità psichiatriche…
Tante mascherine offerte, tante donazioni ricevute… è proprio vero, il dono genera dono!
E che dire degli imprenditori locali e nazionali che hanno voluto essere con noi in questa sfida,
facendo sì che, a un certo punto:
l’elastico non mancasse più - i merciai a serrande chiuse ci hanno fornito il poco rimasto a magazzino -
le macchine cucitrici passassero da 3 a 5.
E a un certo punto, potessimo realizzare un piccolo sogno: tra qualche settimana, infatti, arriveranno nuove attrezzature che ci permetterà di incrementare la produzione.
Cosi che alla certificazione di qualità a produrre mascherine per la popolazione abbiamo pensato di aggiungere anche quella per le mascherine sanitarie.
Insomma, il dono genera dono.
Dopo 60 giorni, però, il dono più bello sono i ragazzi… e, soprattutto, che i ragazzi siano ancora qui,
a lavorare senza chiedere pause o protestare,
ma alimentati dal desiderio di essere loro di aiuto per gli altri.
Il Covid ha sballato i loro piani, ma…
li ha resi resilienti,
li ha resi migliori.
16 marzo - 16 maggio 2020
Piera Vitelli – Responsabile Exodus Tursi