PRENDERSI CURA, PER RIAPPREZZARE LA VITA E LA LIBERTA’

29/04/2020


Caro Don,

il momento della “Parola” che abbiamo fatto insieme ai ragazzi giovedì scorso è stato un momento davvero piacevole e particolare.
E rimanere qui, in Cascina, solo noi ragazzi con gli educatori, sta facendo venire fuori più intimità tra noi.
Questo periodo è un po’ come quando ti rendi conto di avere una parte del corpo solo nel momento in cui questa ti presenta un dolore o un problema.
Allo stesso modo ti rendi conto di avere la libertà solo quando questa ti viene privata.
E’ assurdo come un virus così piccolo e invisibile sia riuscito a mettere in ginocchio diversi stati e piano piano stia raggiungendo tutto il mondo.
Ci ha obbligato a rimanere chiusi in casa e uscire solo per poter andare a lavoro, per cose strettamente necessarie, comprese quelle per la nostra salute e per garantirci i beni di prima necessità.
Prendiamoci questo tempo per riscoprire meglio noi stessi, per stare di più con la nostra famiglia… per chi ancora può e, comunque, per chi fosse solo, prendersi più cura di sé stesso; per amarci di più e cercare di scoprire i nostri lati più profondi, per amarci in un modo migliore.
Io personalmente sto cercando di lavorare più su me stesso, sto cercando di guardarmi dentro, più in profondità.
Tutto questo per essere pronti, quando finirà questa quarantena, a riapprezzare la vita e la libertà e, magari, avere più rispetto di noi e dell’ambiente, perché, secondo me, questo virus è un segnale che la Terra, a forza di essere maltrattata dall’uomo, ci ha dato un segnale forte, per farci ricordare di quanto male le stiamo facendo.

D. di Exodus Milano