“VIA I TELEFONINI A TAVOLA!”: IL MONITO DI PAPA FRANCESCO SARA’ ASCOLTATO?

11/01/2020

Raccogliendo la proposta di Papa Francesco, ho invitato, via radio, gli italiani a buttare sia il telefono, come la televisione, nel tempo della cena. Non solo perché abbiamo sempre il telefonino attaccato all’orecchio e la televisione sempre accesa, ma soprattutto perché la tavola, al calar del tramonto, diventa il posto più bello, più dolce e il solo capace di tenerci insieme.
Sentire il Papa dire che c’è più silenzio a tavola che in chiesa durante la messa, rende efficace il concetto, proprio perché detto nel modo semplice e popolare, proprio da chi mai te lo aspetteresti. È straordinaria la capacità che ha questo Papa di dire le cose anche le più “antipatiche”, nella maniera più simpatica.
Torno alla proposta. Lascio per detto e spero per accettato il gesto del telefono. Sottolineo, invece, il concetto della cena come momento della parola, quella vera, genuina, calda, che “fa famiglia”. Perciò, andiamo un po’ meno in pizzeria, aspettiamoci tutti in cucina e poi, non approfittiamo della cena per la “resa dei conti”, ma per la resa dell’affetto, della serenità, dei bei momenti e dei fatti che ci sono accaduti durante la giornata, per guardarci in faccia. Meglio, negli occhi!
E anche se qualche cosa di poco piacevole ci dovessimo dire, diciamocela in modo che non si rompa di più quello che già abbiamo rotto. Una volta, ai miei tempi, si stava tutti a cena, perchè non c’erano occasioni esterne e perché la cultura contadina non aveva né il telefono né la televisione e nemmeno le camere e il salotto. Allora, c’era una grande cucina, col focolare sempre acceso e con una pentola attaccata sopra la fiamma, e poi, tutti lì attorno al tavolone, nonni, bambini, genitori e parenti, perché ai tempi, le case avevano le porte sempre aperte ed era quasi sacro l’invito a cena di qualche amico e di qualche vicino.
Non torniamo indietro. Troviamo invece il modo di trasformare il passato, tenendo però le cose che possono solo maturarci.

di don Antonio Mazzi