25/07/2017

Vi sono valide ragioni per ritenere la fotografia, insieme ad altre forme di espressione artistica già ampiamente utilizzate in contesti terapeutici o educativi, un valido strumento per approfondire la conoscenza del sé.
L’idea dei volontari dell’Ordine dei Poveri Cavalieri di Cristo di Reggio Calabria – che hanno realizzato un corso di fotografia all’interno della Comunità di S. Stefano in Aspromonte (RC) -  nasce da un paradosso: può un sistema simbolico di rappresentazione del reale, quale è la fotografia, fungere da mezzo per operare su vari livelli di consapevolezza, farsi tramite per esperienze sull’autopercezione, sull’orientamento spaziale e temporale, sul vissuto autobiografico?
Nel corso del laboratorio la fotografia è stata usata come strumento narrativo autobiografico ma sono state offerte ai partecipanti anche nozioni tecniche (l’uso della macchina fotografica) che hanno permesso loro di giungere, mediante la manipolazione dei materiali, alla reificazione di contenuti spesso astratti, inerenti la personalità di ogni ospite.
Questo ha trasformato un semplice corso di fotografia, interno alla Comunità, in un progetto organico dove le immagini hanno supportato l’équipe per operare sulle tematiche del cambiamento.
I ragazzi che hanno partecipato al corso hanno avuto modo di sperimentare sul campo quanto appreso durante le lezioni, che sono state gestite dal maestro Domenico Sindona. Grande l’entusiasmo per questa nuova proposta che ha consentito di imparare a scattare foto suggestive ed elaborare digitalmente l’immagine di base.
Oltretutto la fotografia è un incredibile mezzo di comunicazione. Con le immagini, infatti, siamo in grado di creare emozioni molto più profonde e coinvolgenti di quanto non potremmo ottenere con descrizioni pur accurate. Partendo da questa premessa, il corso si è posto si è posto l’obiettivo di aiutare le persone a diventare più consapevoli di alcuni aspetti del proprio carattere; una fotocamera suscita molta meno soggezione rispetto a strumenti comunicativi come scrittura, scultura e pittura, inspira maggiore familiarità e socializzazione tra le persone.
A conclusione del Corso è stato concordato di presentare il lavoro svolto dai ragazzi con una Mostra in collaborazione con l’Associazione Culturale e sociale BIESSE e il Comune Metropolitano di Reggio Calabria.



Fondazione Exodus S. Stefano