Perché preferiamo volare sempre basso? Forse perché è meno faticoso? Eppure noi non abbiamo le ali fisiche, ma una infinità di desideri, di sogni, di obiettivi impossibili che sostituiscono ali capaci di attraversare l’universo.
È bello sentire la terra, ma è ancora più bello annusare gli odori del cielo. Lasciamoci portare in alto per goderci momenti di trasporto.
Dovrebbe essere tutto un riconoscere e un morire, un vivere che ci fa vedere il mondo e ciascun uomo del mondo come capolavoro, miracolo.
Se c’è un periodo della vita nel quale questo può accadere è proprio l’adolescenza. Invece mi pare che l’aria che tira ci porti non solo in basso, ma addirittura in territori maledetti.
Perché giovani, sitibondi di vita, vengono attratti dai modi diversi e perversi, invece che da avventure solidali, fraterne, portatrici di segnali positivi e purificatori?
Prima o dopo il bene deve essere così largo e potente da scavalcare fatti e misfatti indegni di persone civili e di giovani normali. Anzi, più prima che dopo e, ripeto, affascinati dal bello che crea il bene.
Don Antonio Mazzi su “Famiglia Cristiana” – 26/2023