Migliaia di volontari da tutta Italia, con le gambe nel fango sono arrivati senza bisogno di tanti inviti. Cinquemila sono un numero importante e pare che non sia finito.
Questa Italia ha sempre una doppia facciata, e la solidarietà di oggi non è quella del mordi e fuggi e del va e vieni. Perfino l’addio al celibato si è trasformato in aiuto agli alluvionati. Volevano un addio particolare, diverso e l’hanno trovato a Cesena spalando fango tutto il giorno, futuro sposo compreso.
Possiamo e non dobbiamo trascurare questi fatti, perché sanno fotografare la nostra vera identità. Dicono che in Romagna sono fatti così, ma io vorrei rischiare dicendo che gli italiani sono tutti così. Soprattutto i ragazzi, gli scouts, gli universitari, gli studenti, perché quelli che spalano sono tutti o quasi giovani che arrivano anche dai posti più lontani del nostro paese e dai quartieri più dimenticati.
Una situazione così drammatica credo avremmo fatto fatica ad immaginarla. Eppure i tecnici ci dicono che dovremmo, in qualche modo, essere convinti che fatti simili si possono replicare.
Ed è bello, ripeto, vedere migliaia di persone spalare, ma sarebbe più bello se potessimo prevenirli. Abbiamo tanto chiacchierato, abbiamo fatto numerose manifestazioni, ma poi, quando arrivano i disastri siamo tutti travolti e pieni di contraddizioni per le cose non fatte e di scuse più o meno politiche.
don Antonio Mazzi su “Famiglia Cristiana” – 23/2023