HANNO DEL BUONO DENTRO, MA LO MANIFESTANO IN MODO SBAGLIATO

03/02/2023


In Italia nasce un movimento al giorno. E per fare un esempio mi voglio domandare che significato dare al movimento dei giovani ambientalisti che per farci capire chi sono imbrattano di vernice le opere d’arte, gli edifici e alcuni luoghi particolari. Ha ragione Cacciari quando dice che ci sono sempre stati “movimenti giovanili che emergono e affondano come sardine… che annunciano primavere che non divengono mai estate”. Non sarebbe meglio che anzichè imbrattare si discutesse di più, si creassero momenti di studio, di riflessione? Senza un minimo di coscienza critica non nascono movimenti, ma ammucchiate più o meno barbariche.
Anche i giovani devono trovare modi e momenti decenti per dire che ci sono, non solo perché sono giovani, ma anche perché vogliono passare e far passare la nostra società dal politichese che vagola tra una comunicazione e l’altra alla scoperta di iniziative decenti e degne di una società moderna.

Forse è troppo facile per noi, ormai ammuffiti dentro pensieri meschini, criticare e riempire i giornali di notizie più o meno puntuali. Denunciare gli imbrattatori di monumenti per poi fermarci per dar loro multe o punizioni varie, che significato ha? Non sarebbe meglio portarli dentro una scuola diversa con iniziative e dibattiti più puntuali e meno medievali? Non abbiamo mai nemmeno nelle università, tentato di portare temi e argomenti meno paludosi. Ci domandiamo perché aspettare sempre che le provocazioni vengano dalla piazza per cogliere l’occasione e mettere sulla cattedra “materie” diverse dalle centenarie cotte e ricotte pagine teoriche di storia, di politica e di sociologia? Non accontentiamoci di creare un gruppo di operai che con regolarità arrivano sempre dopo e solo per ripulire.

Ci sarà ben qualcuno nei ministeri e nei provveditorati che prenderà sul serio queste manifestazioni e non le definirà quasi fossero una delle tante “baggianate” che i nostri ragazzi, vuoti di valori e di sogni si accontentano di fare? Laddove scompare la bellezza scompare anche la dignità, la dolcezza d’animo e la convivenza civile. Chiudo rifiutandomi di credere che i nostri giovani siano solo contenti di imbrattare. Quel buono e bello che si tengono dentro e che manifestano in modo sbagliato dobbiamo aiutarli a tradurlo nel modo giusto, nei luoghi giusti e nel metodo giusto.

don Antonio Mazzi su “Famiglia Cristiana” – 6/2023