È stata la mia prima esperienza in Carovana con i ragazzi e devo dire la verità… la ripeterei altre mille volte. È stata una vera e propria avventura, fatta di alti e bassi, di preoccupazioni e di tante aspettative.
Come in tutti i gruppi numerosi ci sono stati momenti di divergenza e momenti di tensione, che sono stati superati dalle risate, dal divertimento, dalla spensieratezza e soprattutto dalla condivisione e dalla voglia di essere un GRUPPO.
Mi ci sono buttata di piena testa in questa esperienza e ne sono uscita intera, con qualche graffio e livido qua e là, ma soddisfatta, felice, e soprattutto con un altro spirito.
Ho visto occhi che non vedevano l’ora di respirare, di cambiare aria, di dare una svolta alla loro vita, occhi cupi, malinconici, ma con la voglia di ripartire e occhi leggeri, sereni e con lo spirito da bambino che, in fondo, un po’ tutti abbiamo e continuiamo a coltivare anche crescendo. Sono questi occhi che mi hanno aiutata a capire realmente quale fosse la mia strada, quali fossero i miei limiti, le mie paure, le mie preoccupazioni…
Mi sono accorta, grazie a questo percorso, che nella vita, la maggior parte delle volte, mi sono lasciata accontentare o guidare da cose che, in fondo, non mi erano affini.
Ecco… la voglia che i ragazzi hanno di ricominciare con la loro vita è la stessa voglia che ho io. Loro mi hanno insegnato, in poco tempo, a vivere con serenità anche le cose più brutte e mi hanno davvero insegnato che gli ostacoli che ci vengono posti nel corso della nostra vita, possono essere superati, non con facilità certo, ma con la testa e con la forza di volontà. Da ogni caduta ci si può rialzare.
Una persona a me vicina mi ha detto che nella vita la testa va sbattuta, non una volta, più volte, ancora e ancora, perché solo così si cresce e si diventa grandi e solo così si capisce quale strada prendere arrivati ad un bivio.
Mi sono accorta che la bolla calda e accogliente in cui vivo inizia a non andarmi più bene, un po’ stretta, forse è un segnale, forse è tempo di cambiare e di prendere le mie decisioni, prendendomi anche le mie responsabilità.
Mi auguro di poter avere la stessa spensieratezza e la stessa voglia di fare che ho avuto nel percorso di Carovana, e per questo ringrazio i ragazzi che mi hanno fatto sentire a “casa”, che mi hanno accolta anche se non mi conoscevano, che si sono aperti e si sono raccontati e che sono riusciti, a loro volta, cosa molto difficile per me, a farmi aprire e raccontare.
Buon percorso ragazzi!
Irene – Volontaria Servizio Civile Universale