BASTA DRAMMI. TORNIAMO A SORRIDERE

01/09/2020


Voglio dire quattro cose, se riesco, per sdrammatizzare tutto quello che giorno e notte sentiamo risuonarci negli orecchi.

La prima: misurare la febbre ai figli a casa. Ho novant’anni e mai ho visto o sentito una mamma che prima di mandare a scuola il figlio non gli abbia passato la mano sul viso per sentire se scottava o non gli abbia chiesto di eventuali dolori, cacca compresa. Ora deve solo comperarsi l’affarino che abbiamo tutti, metterlo sul viso o sul polso e sentire se ha il famoso 37.5.

Secondo: tutte le mamme, o quasi, portano i bambini a scuola in macchina. Se passando, raccolgono anche l’amico dell’amico (dopo essersi accordati tra genitori) restano i casi che sempre ci sono stati e a quel punto ci siamo noi volontari. Fateci un fischio.

Terzo punto: le classi. Gli insegnanti da tempo vanno dicendo che non sono presi in considerazione, che vengono sottovalutati. Mai come in questo momento gli insegnanti sono importanti e determinanti.

Quarto punto: le classi. Cari insegnanti avete spesso brontolato per le classi troppo numerose. Ora avete piccoli gruppi, cosa che avete sempre sognato. Leggetevi don Milani e tornate a sorridere. Fate meno drammi possibili e inventate occasioni per uscire, per fare lezione nei parchi, per qualche filmato interessante.

Io ho fatto un Diario scolastico, chiamato Tremenda. Compratelo e, alla fine delle lezioni, obbligateli a scrivere alcune righe sulla mattinata.

Tutto qui! Dove stanno i drammi? Se arriverà la febbre, cari genitori, farete più o meno quello che avete sempre fatto! Ciao a tutti. Fidatevi più di me che di tutti i diffusori di disgrazie.

Don Antonio Mazzi – Corriere della Sera -