Come al solito, non vi lascio andare in vacanza, senza mandarvi un compitino da fare. Quest’anno poi essendo un po’ un anno strabico, ci sono alcune parole, più che tante chiacchiere, che dovete tenervi dentro, quasi fossero parole amiche. La prima è: trovare il modo più semplice e più sicuro per passare alcune ore in serenità. Ogni tanto bisogna pulirsi il cervello. O meglio liberarlo da almeno due “compagni cattivi”.
Il primo è: tagliare con le giornate noiose, sempre eguali, sempre con qualche piccolo guaio.
Pensate che non sia possibile? Io vi dico che è necessario. Usate un libro che vi piace, le parole crociate, uno sport, qualsiasi cosa che per almeno due o tre mattinate vi cancellano i 365 giorni passati. Vuotare la testa è una frase che fa ridere, perché la adoperiamo in senso negativo. Invece, anche durante l’anno, sarebbe bene farlo. Ma non andando al cinema o in pizzeria. Durante l’anno dovete sbattervi in camera, chiudere gli occhi e ogni tanto fare 33 respiri e poi cancellate uno alla volta i pensieri, belli e brutti. Vuotate.
Seconda parola, che quest’anno dobbiamo per forza cancellare è l’ansia o la paura o il disagio.
Intendo quel tipo di disagio inspiegabile, che arriva quando meno lo pensi. Più spesso arriva e meno lo sai spiegare, per cui dentro di te, fa il padrone: testa, pancia, gambe… ansia! Questa seconda parola è derivata dalla quarantena. Ha colpito un po’ tutti, proprio per questo va “raschiata”. Secondo me non è difficile, anche se il buon Recalcati ne fa il capitolo di un libro. Vi dico che è superabile, perché, se ci fermiamo un attimo, chi ha famiglia o chi ha un minimo di responsabilità, già da qualche tempo, per forza, subisce botte di disagio. Quindi dovremmo già essere non allenati, ma nemmeno spaventati, anche se il disagio da Covid ha uno spessore più intenso. Per me il modo migliore per superare questo stato d’animo è l’amicizia. L’amicizia, se non l’avete coltivata, fate in fretta a coltivarla. Fa parte delle migliori terapie.
E rispetto all’amicizia cito tre frasi sagge:
“Avere un amico, significa, avere l’unico capace di vedere in voi il miracolo che per tutti gli altri è inspiegabile”.
“Dio non essendo ovunque ha creato l’amicizia”.
“Sono amici, coloro che trasformano le nostre pene in speranze”.
Fate con tranquillità perché il giudizio ve lo dà il vostro sentimento.
don Antonio Mazzi