I laboratori estivi del progetto Donmilani2: Ragazzi Fuoriserie del Polo di Viterbo sono partiti delle emozioni, dalle ferite, dagli strascichi che i mesi di lockdown si sono portati dietro.
Così, il gruppo di 36 ragazzi che ha partecipato all’attività estiva, ha lavorato, diviso in piccoli gruppi, per rispettare le norme sanitarie dettate dall’emergenza coronavirus, ad un totem composto da tre cubi di due metri e mezzo realizzati con materiali di riciclo.
«Durante il laboratorio», spiega Simona, la responsabile del polo di Viterbo, «abbiamo lavorato sul senso di appartenenza partendo proprio da quello che ci eravamo detti durante gli incontri a distanza fatti nei mesi di quarantena. Subito è emerso il desiderio di stare insieme, il senso di lontananza, di mancanza vissuti in quei giorni, il desiderio di essere in gruppo. I ragazzi si definiscono una tribù, e da qui l’idea di realizzare il totem: ogni tribù ne ha uno, un simbolo che la rappresenti».
L’attività creativa e manuale è stata sviluppata proprio per ritrovare quello spirito di gruppo. «I ragazzi», continua Simona, «sono stati i veri protagonisti. Hanno pensato il progetto, costruito i cubi di cartone, lavorato la carta. Insieme a fare, o meglio ri-fare gruppo. L’obiettivo è stato anche quello di farli lavorare “con le mani, con la materia”, perchè ci siamo resi conto che durante questi quattro mesi tra didattica a distanza e videochiamate erano ormai troppo alienati. E se ne stavano dietro una realtà virtuale e basta. Perciò è stato importante lavorare insieme, sporcarsi le mani, riprendere il contatto con la realtà».
Redazione