RAGAZZI, SALVATEVI DA SOLI. COSTRINGETE GLI ADULTI A FAR LEZIONE FINO A SERA

22/07/2020


Ragazzi carissimi,

scrivo a voi e vi dico cose molto “assurde”, ma che solo voi potete capire.
Vi parla chi ha fatto il liceo, sotto le bombe, dentro una stalla, nel Veneto, mentre stavano bombardando i ponti sull’Adige e stavano fuggendo tra le colline della vallata dei vini di Soave, militari e partigiani.
In tempi particolari, lasciate stare i vecchi, i grandi. Come siete capaci di fare centinaia di chilometri per ballare, per trovare amici, per fare i cavoli vostri dovete essere altrettanto capaci di affrontare situazioni speciali, quasi avventurose per il vostro futuro, incomprensibili ai grandi, a quelli che sanno tutto.
Anzi sapete cosa vi voglio dire: prendete per la cravatta i presidi e i docenti (non tocchiamo le insegnanti, perché secondo me saranno con voi) e facciamo orari senza orari. Un gruppo la mattina, un gruppo il pomeriggio e una volta la settimana un gruppo anche la sera. Fatelo soprattutto voi liceali.
Andare a scuola una tantum fino alle ventidue può servire per raccontarla ai vostri figli, domani perché ne avranno bisogno.
Se io non avessi fatto quella esperienza, la mia vita sarebbe stata diversa, anonima, malcagata (uso il vostro vocabolario, perché è anche il mio).
Se nella vita non ci accade niente, tutto va liscio e le difficoltà e le fatiche le scansiamo o le lasciamo risolvere agli altri, diventeremo delle mezze schiappe. Le difficoltà maturano.
Qualcuno penserà, soprattutto i grandi, che sono fuori di testa. Invece, essendo da 35 anni abituato a vivere giorno e notte con ragazzi che hanno sbagliato non perché erano pirla e borderline. Tutte le volte che ho chiesto a loro cose difficili e addirittura “a rischio” sono sempre stati i primi a rispondere e a reagire positivamente. Così li ho salvati!
Lasciate ai sindacati, ai ministri, ai dirigenti, le agitazioni per le aule, i banchi, gli insegnanti e tutte le altre balle.
Fate capire che la vita la capite più voi di loro e che la scuola è la cosa più preziosa e va salvata subito, bene e senza tanto casino. Convincete anche i vostri genitori, perché risolvano i loro problemi e si arrangino. Dove non c’è posto per l’educazione non c’è nemmeno posto per una società decente.
Ad ogni modo, qui da me in Cascina, se ne avete bisogno, vi liberiamo la più bella aula che abbiamo per le mattine. È una! Ma è un segno, sperando che arrivino altri con noi. In queste situazioni i ragazzi non mi hanno mai tradito; gli adulti spesso e volentieri.
Scusate se vi ho lasciato un messaggio così da fuori di testa. Ma al cuore non si comanda e voi siete il mio cuore.

don Antonio Mazzi – “La Repubblica – Milano”