VANDALISMI E VIOLENZE GIOVANILI, A FERMARLI NON BASTANO LE DENUNCE

16/07/2020


In questo periodo, tra una notte brava e l’altra, succedono fatti di pessimo gusto, più vicini al vandalico che al “giocolico”. Permettete però che mi soffermi su uno, perché riporta alcune sfumature di squisita sensibilità politica.

In Campania nella cittadina di Bacoli nei Campi Flegrei, la notte del 6 luglio scorso, un gruppetto di giovanotti, per passare una nottata diversa, ha deciso di fermarsi nei pressi del Tempio di Diana, e calpestare, per divertimento, fino a distruggerlo, un intonaco, dell’epoca romana. di rarissimo pregio. Siamo nel parco archeologico subacqueo di Baia, il più importante del Mediterraneo.

Ora vengo al gesto, quasi alla scommessa del giovane Sindaco Josi Gerardo Della Ragione. Invece dei soliti piagnistei, ha lanciato un messaggio social per il sabato successivo, ai cittadini, per trasformare l’atto vandalico in promozione culturale e turistica. L’incontro avvenne accanto all’intonaco spaccato. Lo scopo era insieme politico e pedagogico. “Lancio un appello a tutti, e anche ai ragazzi che hanno combinato l’atto vandalico. Non ho nessuna intenzione di multare, di punire e di denunciare. Voglio solo conoscervi e farvi capire che tutti, non solo i volontari che stanno verniciando e pulendo l’acquario, dobbiamo capire quanto siamo fortunati ad abitare in una città bellissima e quanto siano preziose le nostre “radici”.

Ho riportato il testo alla buona, perché non sono le parole, ma il gesto che mi ha sedotto. Non so se i giovanotti hanno avuto la faccia migliore dei piedi. Ma anche se ciò non fosse accaduto, l’esempio e l’idea di Josi da sola fa scuola e rimette dentro di noi, quel po’ di positività e di speranza che da tempo aspettiamo dalla politica. Inviterei, per finire, anche gli istituti superiori a dare più spazio teorico a queste discipline artistiche, finalizzando meglio anche le eventuali “gite scolastiche” spesso male organizzate o meglio, poco motivate. Siamo nel paese più ricco d’arte del mondo, ma se l’oggetto dei giochi dei nostri adolescenti diventa la distruzione dei monumenti storici, il gesto del Sindaco Josi, forse va rivolto preventivamente a coloro che “costruiscono” i programmi scolastici.

don Antonio Mazzi