Portoferraio (Li): “Prendete 15 ragazzi. Metteteli su due barche a vela. Fateli timonare, cazzare e lascare le cime. Dategli fiducia. Lasciateli in balia di loro stessi. Ammireranno la bellezza. Comprenderanno di essere parte della meraviglia e riscopriranno quella che risiede in loro, i propri talenti, le proprie fatiche, i propri limiti. Riusciranno ad affrontare le paure più grandi. A piangere tutto il mare che hanno dentro. A riscoprirsi più forti. E amati. E si consegneranno con più coraggio e determinazione alla vita. E saranno pronti di testimoniare un di più di vita che, ora, scorre in loro” – ce lo racconta Alessandra, educatrice di Exodus che sta seguendo l’esperienza di carovana-pilota con un gruppo di studenti adolescenti dell’Alda Merini di Milano.
Lo scorso anno è partito il progetto di Fondazione Exodus “Pronti,Via!”, selezionato dell’impresa Sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Un intervento quadriennale per dare una risposta psico-socio-educativa a minori sottoposti a misure restrittive da parte della Autorità giudiziaria, attraverso il modello “Carovana”, una intensa esperienza educativa itinerante che fa parte del Dna di Exodus e che mira a diventare proposta strutturata integrata dei servizi giustizia minori.
Un’iniziativa per superare la logica del carcere o meglio l’idea di carcere in quanto struttura repressiva, umiliante e che priva della libertà Sembrava un’idea assurda e invece non lo è stata. E allora dalla Fondazione si sono chiesti: “Come allargare questo modello educativo? Come dare a tutti i ragazzi la possibilità, non solo a quelli che hanno sbagliato, soprattutto dopo l’anno che hanno vissuto, di far rientrare l’aria nei polmoni? Come investire sull’idea del viaggio e della avventura, nei percorsi formativi normali?”.
É da queste domande che è nata la prima carovana-pilota “Sentieri di Mare” insieme a un gruppo di ragazzi dell’”Istituto Comprensivo Alda Merini” di Milano, già partner di Fondazione Exodus per il progetto “La Scuola Villaggio” all’interno del Donmilani2: Ragazzi Fuoriserie, selezionato da Con i Bambini, che sono partiti alla volta dell’Isola dell’Elba per intraprendere un’avventura in barca a vela, sul Bamboo e il Maria Teresa in dotazione alla sede Exodus attraccate a Portoferraio.
«Partite, partite sempre, con pochi bagagli, con l’essenziale dentro e poi siate aperti e curiosi, positivi nell’incontrare tutto quello che vi capiterà, bello o brutto che sia. Issate le vele», dice ai suoi ragazzi Rossella Viaconzi, vicepreside dell’Alda Merini, che ha accompagnato, insieme ad altri educatori, i ragazzi in questo viaggio. «Accettate le scomodità e il mare tempestoso forza 4 (o i traumi e le tragedie della vita), non opponetevi troppo al dolore quando è inevitabile, ma assecondatelo, assecondate i flutti per non soffrire troppo il mal di mare. E quando proprio è tutto troppo, vomitatelo, vomitatelo in mare: chi vi è compagno vi aiuterà a pulire e lascerà che voi vi riprendiate, mentre guiderà la barca verso la meta e porterà in salvo l’equipaggio. Solo dopo aver tanto sofferto comprendiamo la sofferenza dei nostri padri che sono andati per mare (chi per avere un lavoro su una nave, chi per fuggire da terre inospitali) e la nostra stessa sofferenza. Il viaggio è per noi».
«Proprio da questo tipo di esperienze - dice Franco Taverna, responsabile nazionale di Pronti, Via! e di Donmilani2: Ragazzi Fuoriserie - dove gli insegnanti si mettono in gioco al di là della cattedra e dei voti, insieme agli educatori e agli studenti, può partire il vero rinnovamento della scuola. E’ la qualità della relazione tra adulti e ragazzi che fa e farà la differenza dei percorsi scolastici, ancor di più adesso, dopo il Covid”.
Redazione