Lo scorso anno la Fondazione Exodus di don Mazzi, grazie al “Fondo di Beneficenza di Intesa Sanpaolo”, ha realizzato il progetto “Opportunity” per contrastare la povertà educativa. Il nome semplice, immediato, ci riporta immediatamente – per sottrazione – a quello che viene negato ai ragazzi che vivono in una condizione di povertà educativa: le possibilità, appunto.
Durante la prima edizione si è realizzato un intervento integrato multiregionale volto a favorire l’inclusione sociale dei giovani e degli adolescenti attraverso l’attivazione e il consolidamento di presidi educativi stabili sui diversi territori di intervento. Si è lavorato in sei regioni in cui Exodus è presente stabilmente da anni con una sede, un presidio educativo (Lombardia, Veneto, Umbria, Lazio, Calabria, Basilicata, Sicilia e Toscana), in particolare, nei Poli educativi di Gallarate (VA), Milano, Verona, Iesi, Assisi, Elba, Cassino (FR), Tursi, Cosenza, Caltanissetta.
Quest’anno si replica: «Nel titolo del progetto Opportunity2», racconta Franco Taverna, coordinatore area adolescenza della Fondazione, «è contenuta la parola “porto”. Ed è proprio un porto, un approdo sufficientemente sicuro ciò di cui hanno bisogno i ragazzi fragili ai quali è rivolta l’iniziativa. Un porto inizialmente costruito all’interno di una relazione positiva con un adulto educatore e poi, poco alla volta, cementato dentro con i mattoni della fiducia in sé stessi, della capacità di stare insieme agli altri, della scoperta delle proprie risorse e debolezze. Raggiunto il porto si può affrontare con meno paura la scuola e attraversare l’adolescenza».
L’edizione 2022 prevede il coinvolgimento di 12 territori: Milano (MI), Cologno Monzese (MI), Gallarate (VA), Elba (LI), Verona e Valpolicella (VE), Assisi (PG), Cassino (FR), Cosenza (CS), Bovalino (RC), Policoro/Tursi (MT).
«I territori sui quali interveniamo, pur mantenendo le singole specificità, sono accomunati dalla presenza di scuole in contesti privi o carenti di servizi, in cui il ruolo di Exodus si configura di fatto o potenzialmente come centrale nella costruzione di solidi legami territoriali e di punto di riferimento per gli adolescenti e le famiglie», spiega Taverna.
La dispersione scolastica è dunque la punta dell’iceberg di disuguaglianze culturali e socio-economiche. Prima della pandemia, in Italia, il tasso di dispersione esplicita risultava essere superiore al 13% al quale, secondo i dati messi a disposizione da Invalsi (2019), si aggiunge un ulteriore 7% di dispersione implicita (ragazzi che pur ottenendo un titolo o un diploma non possiedono livelli di competenze di base sufficienti per esprimere scelte consapevoli che gli permettano di affrontare in modo agevole la vita adulta).
L’idea è quella di coinvolgere 300 tra ragazzi e ragazze, tutti di età compresa tra i 11 ed i 17 anni, a rischio abbandono scolastico e/o di devianza sociale. La selezione degli allievi avverrà attraverso i Coordinatori locali di progetto, su indicazione/segnalazione dei Consigli di Classe o dei Servizi Sociali territoriali, sulla base di una scheda in cui vengono valutate le risorse cognitive e relazionali dell’alunno, la sua storia scolastica, la situazione familiare, le difficoltà nelle aree della motivazione e del rendimento. Per gli studenti con famiglie di origine straniera si terrà tenuto conto delle difficoltà linguistiche e di orientamento oltre alla mancanza di supporto da parte delle famiglie stesse.
«È venuto il momento», chiosa Taverna, «che, finalmente, la società e le istituzioni capiscano che la dispersione scolastica, e sotto di questa, il disagio della preadolescenza e adolescenza, non è un fenomeno che si può risolvere in un anno quasi fosse un colpo di una bacchetta magica! Fosse pure un anno straordinariamente buono! Ci sono oggi e ci saranno anche domani ragazze e ragazzi che per tante e diverse ragioni si perdono o si fanno male in questo fortunale che arriva loro addosso dagli 11 anni in poi, e a volte anche prima. Servono interventi strutturali! Con il Fondo di Beneficenza di Intesa Sanpaolo abbiamo trovato un interlocutore che ha compreso che progetti di questo tipo non possono terminare in una stagione e perciò abbiamo avuto la possibilità dare continuità alla nostra presenza del progetto Opportunity2 in diversi contesti».
I territori del Progetto Opportunity2 nel dettaglio
Milano
L’area interessata al progetto è la zona 8, a nord Ovest della città di Milano, con i quartieri di Quarto Oggiaro, Cenisio e Gallaratese. Quartieri residenziali della periferia, il primo da qualche anno ricco di proposte troppo spesso sporadiche e che perciò incidono solo parzialmente sulla vita dei ragazzi, l’ultimo al contrario piuttosto povero di iniziative e presenze dedicate ai ragazzi e alle ragazze, specie a ridosso delle ultime fermate in città della metropolitana milanese (San Leonardo e Molino Dorino). Il progetto interesserà in modo particolare gli Istituti che si affacciano su via Gallarate.
Gallarate (Va)
Cittadina collocata nella zona sud della provincia di Varese. Il progetto si realizza in parte presso tutti e quattro gli Istituti Comprensivi della città e in parte nell’ex oratorio femminile della frazione di Cedrate. Gallarate presenta la più alta percentuale di residenti stranieri del sud della provincia, altissima la presenza di Pakistani. Non facile l’integrazione tra le diverse etnie e tra queste e gli abitanti locali.
Cologno Monzese (Mi)
Comune della cintura milanese. Il progetto è insediato nel quartiere a ridosso della tangenziale e nella frazione di San Maurizio al Lambro. Area storicamente densa di una popolazione di immigrati, negli anni cinquanta/sessanta dal meridione d’Italia e dalla fine degli anni novanta dal Nord Africa e dai paesi del sud del mondo. Il progetto viene attuato in collaborazione con l’Istituto Comprensivo di Viale Lombardia.
Elba (Li)
Territorio vocato al turismo estivo e che vive pertanto una stagione frenetica e fortemente dispersiva per i ragazzi e un più lungo periodo che coincide con l’anno scolastico, assai più povero di attenzioni specialmente per le ragazze e i ragazzi più bisognosi. Gli interventi si svolgeranno prevalentemente presso l’Istituto Comprensivo Carducci, nella scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado, nei plessi di
Capoliveri e Porto Azzurro.
Verona e Valpolicella
Città d'arte povera di proposte per adolescenti fragili, si assiste in questi anni ad una crescente incidenza di fenomeni di autolesionismo e tentati suicidi tra i giovanissimi (particolarmente sentito il tema della solitudine tra i giovani). Il territorio pur mettendo in campo interventi educativi, sente forte la necessità di realizzare progetti che si basano sulla co-progettazione e costruzione di reti formali e informali utili a costruire un valido modello di intervento esportabile in altre reti territoriali. Il progetto interessa la zona ovest di Verona (quartiere Chievo) e la Valpolicella
Assisi (Pg)
Nella città di Assisi (PG) confluiscono adolescenti e giovani dalle località circostanti e si concentrano spesso comportamenti devianti e a rischio di grave marginalità sociale. Città vocata al turismo, religioso e non solo, ma drammaticamente debole nell'offrire dispositivi educativi e proposte pedagogiche significative a valorizzare il protagonismo dei ragazzi. Le attività si svolgono presso il Cantiere educativo di Exodus che si trova a Santa Maria degli Angeli e presso l’Istituto Comprensivo di Bastia Umbra.
Cassino (Fr)
Nella città di Cassino (FR), esiste una vera e propria emergenza sociale tra i giovanissimi, con una forte presenza di atteggiamenti legati al bullismo, con l'aumento della microcriminalità e dello spaccio, dove molto forte è il rischio di deriva a fronte di una scarsità di occasioni positive. Gli interventi si concentrano negli Istituti Comprensivi della città e presso il Centro Educativo di Via Domenico Vertelle.
Cosenza
Nella regione Calabria e qui in particolare nella città di Cosenza (CS) è presente una forte incidenza di criminalità organizzata unita ad un alto tasso di disoccupazione, pone condizioni favorevoli al radicamento della microcriminalità in età adolescenziale (spesso infatti i ragazzi sono spettatori di comportamenti antisociali e/o prossimi all'illegalità). Inoltre, spesso sono assenti le proposte educative all'interno dei contesti
territoriali maggiormente a rischio
Bovalino (Rc)
Nel territorio della bassa Locride si evidenziano fenomeni di svantaggio socio-ambientale e culturale a tutti i livelli. Contesto socio-economico con alto tasso di disoccupazione soprattutto giovanile, diffusa cultura dell’illegalità, famiglie con componenti in carcere o agli arresti domiciliari, fenomeno dell’emigrazione e scarsa presenza di strutture di sostegno alle famiglie e di strutture per i giovani
Policoro/Tursi (Mt)
Policoro è la cittadina più importante del litorale ionico lucano ed è punto di riferimento e di attrazione per tutti i comuni vicini. La popolazione straniera (in prevalenza proveniente dall’est Europa, rappresenta l’8,5 della popolazione. A Policoro è presente un polo scolastico che raccoglie studenti del circondario, il progetto interesserà i due Istituti Comprensivi ivi presenti
Redazione Exodus