ORA PER I RAGAZZI E’ FINALMENTE TEMPO DI RITROVARE SE’ STESSI

12/09/2022


L’inizio del periodo scolastico quest’anno assume aspetti molto interessanti. Dopo tre anni di una vera e propria rivoluzione nell’organizzazione formativa, quest’anno, si tornerà a scuola senza orari diversificati, senza misura di stanziamento, senza previsioni di didattica a distanza, e senza mascherine, tranne il personale scolastico e gli alunni a rischio.

Finalmente i ragazzi ritroveranno i compagni di banco, gli amici della classe e i professori in carne ed ossa. Qualche divergenza e difficoltà varie ci sono anche quest’anno, ma l’unica cosa che non deve succedere sono le lezioni a casa. Il bisogno “vitale” di amicizia per i nostri adolescenti spero che lo abbiano capito in seguito alle conseguenze del lockdown.

Le aule sono passate da luoghi sopportati a spazi magici, essenziali. E in queste aule, quest’anno, dobbiamo dare ascolto anche alle situazioni mondiali, in crisi spaventosa. È vero che ci sono scelte non facili come il passaggio dalle scuole medie alle superiori, come farsi trovare pronti e sereni al primo ritocco di campanella, ma la scelta più delicata è “ritrovare sé stessi” dopo mesi di disagio e di disorientamento.

Ripeto che quest’anno il rientro è strategico soprattutto perché i nostri ragazzi si sono ritrovati, hanno ritrovato il sorriso e il “casino” positivo e costruttivo. Perché, sarà strano ciò che dirò, ma c’è casino e casino (scusate le ripetizioni) e anche noi grandi dobbiamo capire e interpretare queste differenze. E, continuando, spero che nel prossimo anno ci siano più lavori di gruppo, più attività sportive, artistiche, musicali e professionali.

Va bene anche la presenza dei computers purché siano a compensazione, a completamento e a conoscenza delle nuove tecnologie. Non sottovalutiamo “i libri”.

Mi diceva Renzo, 16 anni in questi giorni: “Mi pare impossibile: fino ad un anno fa odiavo le aule, perché scattoloni antipatici, ed ora ne sento una necessità fisica che non riesco a spiegarmi”. E rispondevo: “Prima c’era un Renzo “superficiale” ed ora attraverso il “disagio” stai trovando il Renzo vero”. Spero possa accadere così anche a tanti altri ragazzi ancora un po’ disorientati e quasi impauriti. Ogni scelta è una sfida con se stessi e con gli altri.

don Antonio Mazzi su “Famiglia Cristiana”