Sono arrivate le vacanze: le aspettiamo carichi di aspettative, ne parliamo per giorni con colleghi e amici, certi che saranno i giorni del relax e del divertimento… un concentrato di “cose da fare” in quei fatidici quindici giorni che sono il sogno di un anno intero, soprattutto dopo mesi difficili e in un periodo così delicato che tutti stiamo vivendo.
Riposarsi è necessario ed è un periodo “diverso”, è terapeutico.
Però vorrei tanto che questo periodo aiutasse tutti noi a capire cose che, durante l’anno, abbiamo intuito essere importanti ma, travolti dalla frenesia della vita, abbiamo accantonato per riprenderle - cosi avevamo detto - durante le ferie.
Un riposo urgente è quello delle relazioni: forse potrà sembrarvi assurdo, ma questo periodo non è di vero relax di per tutti. Arrivano le vacanze e genitori e figli possono condividere spazi e tempi nuovi, hanno maggiori occasioni per vivere esperienze comuni, lasciare finalmente spazio alla parola e al silenzio e condividere avventure.
Le vacanze in famiglia dovrebbero avere come priorità le amicizie, le attività sportive e culturali, ma anche il recupero degli affetti, del dialogo, il senso delle regole. Tutto questo non è sempre facile. Sono proprio momenti come questi che fanno emergere tanti piccoli disagi e difficoltà che, magari, siamo riusciti a tenere nascosti o a mascherare, incastrati nei meccanismi nella frenesia e nella routine della vita quotidiana.
E così, per molti genitori, il periodo delle vacanze diventa sinonimo di ansia, di tensione, di nuovo stress, perché i mesi estivi coincidono anche con il periodo dell’anno in cui le famiglie si ritrovano e sono costrette a fare i conti col tempo libero da gestire, da riempire, e non sono pronte ad affrontare il “tempo per stare insieme”.
Così, ho pensato di suggerire alla mia maniera alcune “piccole istruzioni per l’uso” o “regolette” come le chiamo io, per trascorrere un’estate più rilassante, o almeno tentare e non arrivare a settembre più stressati di prima. Valgono per tutti:
- Discutete con i vostri figli, i vostri compagni, amici, dialogate… approfittatene di un libro, di un articolo di giornale, di qualche battuta sentita in spiaggia o in pizzeria per parlare;
- Fermatevi e riscoprite la bellezza del non fare niente: la vacanza è un tempo fecondo per dedicarsi del tempo, leggere e soprattutto pensare, magari ponendosi quelle grandi domande sulla vita che spesso trascuriamo;
- Camminate, anche se siete al mare: la natura è maestra di vita - non lo dico io, lo dice anche Papa Francesco nella sua ultima enciclica;
- Spegnete cellulari, tablet, televisori… condividete momenti veri e di socializzazione vis a vis. Forse all’inizio farete fatica, ma se siete fiduciosi vi scoprirete più complici e “amici” di prima;
- Divertitevi in modo sano: giocare e ridere insieme vi avvicinerà molto di più di una sfida all’ultimo videogioco del momento;
- E infine, non aspettate le ferie per vivere: la vera sfida è lì, nel quotidiano, nel vivere ogni giorno, anche quando il lavoro, gli impegni la scuola torneranno ad occupare la maggior parte della vostra giornata.
C’è tutto un “riposo” da inventare: è quello che incoraggia a scegliere tra le banalità nelle quali siamo precipitati e le attività che ci potrebbero aiutare a maturare e crescere.
Il riposo più necessario è quello dell’amicizia, del cuore e dello spirito. Auguro perciò a tutti la riscoperta della tenerezza, della gioia, dell’avventura sana.
E ora… buone vacanze a tutti!
don Antonio Mazzi