CARI RAGAZZI, NON LIMITATEVI A PASSARE IL TEMPO: VIVETELO

19/05/2023


Si ha l’impressione che quando nei nostri discorsi passiamo dalla parola “ragazzo” alla parola “adolescente” si inserisca quel non so che di strano o, meglio, di caratteriale che complica i nostri rapporti e quelli dei nostri figli. Mentre nella normalità della nostra vita il tempo dell’adolescenza dovrebbe essere il tempo della primavera, noi la accettiamo come tale, ma ne vediamo solo temporali e le grandinate.

Credo sia urgente leggere i fatti e i tempi di questo periodo della vita con tutte le loro caratteristiche che gli sono proprie. Invece noi adulti sembriamo attirati più dal “brutto tempo” che dalla bellezza dell’intera stagione.

Accade a noi quello che accadde al professore che in una lezione pensò di disegnare sulla lavagna un uccello per poi chiedere agli allievi che cosa vedessero. E quasi tutti fecero a gara per capire di che tipo fosse quel volatile. Alla fine il professore disse: “Possibile che non siate stati affascinati dall’immensità dell’azzurro nel quale il volatile si muoveva?”. È così anche per noi.

Io da sempre su queste pagine ho insistito sul bene che emana da tanti gruppi giovanili e adolescenziali. Sarei felice se i nostri ragazzi chiedessero a loro stessi come gestire la loro vita, come impiegare meglio la loro libertà. Fernando Savater dialogando con suo figlio, nel libro “Etica per un figlio” dice: “Credimi non voglio costringerti a risolvere un rompicapo tipo quei passatempi che si trovano sul giornale. Anche se cerco di dirti queste cose sorridendo, per evitare che ci annoino più del necessario, il problema è serio: non si tratta di passare il tempo, ma di viverlo bene”. Il bullismo e tutti i fattacci che accadono tra i gruppi dei nostri giovani accadono perché alcuni credono che vivere sia giocare contro la vita. E sono sicuro che questo atteggiamento non è costante ma nasce e muore in momenti particolari e in situazioni particolari.

Ed è qui che noi adulti dobbiamo lavorare ed educare i nostri figli a non lasciarsi affascinare dai gruppi che nascono perché non hanno capito il vero significato della vita.

don Antonio Mazzi su “Famiglia Cristiana” – 21/2023