Sono stato all’EuroCamp di Cesenatico, davanti al mare, per tre giorni, con 250 ragazzi per il “Capitolo”, il nostro evento annuale che coinvolge tutte le Case Exodus in Italia. Abbiamo organizzato dei gruppi di lavoro sui temi dell’educazione, dell’adolescenza, dell’impegno nel sociale, dell’inclusione. C’è stato anche lo sport, dal beach volley al calcio, e due serate di musica e di riflessione spirituale. Tutti e 250 i ragazzi hanno fatto – come lo abbiamo definito – “deserto”, trascorrendo una mattinata legata all’interiorità.
Disobbedendo al medico, ho lavorato con tutti: sono stati veramente bravi. L’ultima mattinata ho dato loro i compiti a casa per l’intero anno: dieci regole che chiamo “decalogo”. Le scrivo di seguito. «Ogni giorno è una nascita; il tempo è coniugato in numeri da riempire; piangere ogni tanto è più efficace che ridere; le parole dovrebbero essere “antefatti”; le relazioni sono come le dita di una mano: dei singoli che originano dall’unità (il polso); fate parlare più il silenzio che il chiasso; impariamo qual è la diversità tra comunità e casa; non un dentro e un fuori ma interezza; fa’ che il presente sia passato e futuro; se ti ami sei capace di dirti dei no».
Don Antonio Mazzi su “Famiglia Cristiana” – 43/2023