Malessere emotivo e psicologico, disagio generale legato ad ansia, depressione, isolamento, aggressività, incertezza, disorientamento, paura e preoccupazione per il futuro. La salute mentale dei giovani è sempre più a rischio ed è diventata una vera emergenza sociale a seguito della pandemia. In un’indagine condotta nel Milanese dall’Unità di ricerca sul trauma dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano su un campione di giovani tra i 14 e i 19 anni, quasi il 70% dei giovani afferma che il trauma da pandemia è diventato parte della propria identità; oltre il 34% ammette di fare fatica ad addormentarsi e il 17,3% pensa che sarebbe meglio morire o dice di volersi fare del male. In uno scenario così allarmante c’è bisogno di ascolto, prevenzione e intercettazione precoce, in particolare negli ambienti di vita dei ragazzi (la famiglia, la scuola e i contesti di educazione non formale) attraverso un sostegno agli adulti di riferimento.
La Comunità Exodus, nata nel 1984 nel Parco Lambro, una delle periferie di Milano, da un’idea di don Antonio Mazzi, è un punto di riferimento per tanti ragazzi e genitori in difficoltà. Con il “Progetto SOS Adolescenti” Exodus offre un servizio di intercettazione precoce, ascolto e accoglienza a ragazzi e figure educative di riferimento (genitori, insegnanti, educatori). Nel Centro di ascolto Exodus di Milano, grazie al supporto di un’équipe multidisciplinare, la Comunità offre percorsi socio-educativi individuali e/o di gruppo.
Per proseguire il lavoro iniziato nel 2022 con il “Progetto SOS Adolescenti”, Exodus ha lanciato una campagna di raccolta fondi con l’hashtag #pernonperdersi: fino al 16 dicembre si può inviare un Sms da cellulare o chiamare da telefono fisso al numero solidale 45596 per donare 2, 5 o 10 euro.
su “Famiglia Cristiana” – 48/2023