ESONDAZIONE FIUME LAMBRO: I RAGAZZI DI DON MAZZI EVACUATI E DANNI NELLA SEDE STORICA DI EXODUS

17/05/2024


Uno spettacolo desolante la Cascina Molino Torrette, sede storica di Exodus di Don Mazzi nel Parco Lambro di Milano: l'acqua del Lambro che mercoledì 15 maggio alle 16.00 è esondato ha provocato danni ingenti alla struttura, soprattutto negli spazi dedicati ai ragazzi a piano terra: mobili delle camere, lavanderia, laboratori, palestra, infermeria, uffici, archivio… e in corso di verifica i danni provocati anche a impianti elettrici e idraulici, andati in corto.

Dopo l’evacuazione per precauzione della Protezione Civile, avvenuta martedì sera, l’acqua del fiume purtroppo ha raggiunto anche gli edifici della sede storica della Fondazione Exodus, che ospita la comunità residenziale e gli uffici centrali, la segreteria e la direzione: 20 ragazzi e altre 20 tra educatori e personale amministrativo e uffici hanno dovuto lasciare la struttura.

È successo ancora! - commenta don Antonio Mazzi – Nella notte tra martedì e mercoledì operatori e i volontari si sono mobilitati per trasferire e mettere al sicuro i ragazzi, a causa della piena del fiume e della pioggia incessante. Sembrava il diluvio universale. E nella mattinata di mercoledì, man mano che l'acqua cresceva, cresceva anche la preoccupazione. Poi il disastro, l'acqua e il fango hanno travolto tutto. Ora bisognerà darsi da fare per pulire, liberare, recuperare per far tornare questa casa nuovamente agibile”.

La conta dei danni: il disagio non è solo materiale

“Ma soprattutto è urgente far rientrare prima possibile i ragazzi e gli educatori – continua don Mazzi –Quest’anno ci hanno già trasferito otto volte: il danno e il disagio non è solo materiale. La situazione di emergenza ci costringe a interrompere tutte le attività educative. Sono ragazzi che stanno già vivendo un particolare periodo di fragilità e che queste situazioni rischiano di vanificare tutto il lavoro che, ogni giorno, gli educatori fanno con loro. Ora si trovano in un’altra nostra struttura, che ospita minori, ma la convivenza non è sempre facile da gestire. I nostri educatori fanno i salti mortali per tenerli occupati e per fargli vivere questa situazione precaria e imprevista il meno stressante possibile. E ancora la Protezione Civile non ci dà il via libero per il rientro.

I danni registrati ad una prima verifica, mentre lentamente si sta cercando di liberare gli spazi da acqua e fango, ammontano a diverse decine di migliaia di euro. Ma come accaduta già nelle precedenti esondazioni che hanno colpito la Comunità nel Parco Lambro (l’ultima più importante in ordine di tempo nel novembre 2014).

Aiutateci a far rientrare a casa i nostri ragazzi:
come è possibile contribuire

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Redazione Milano