Nel mio mondo ci sono state amicizie politiche molto vere, molto vivaci che non ho mai voluto banalizzare. Credo che con Mino Martinazzoli, Carlo Donat-Cattin e il gruppo bresciano (Cisl compresa), mi sia stata concessa grande capacità di rapporti e di speranze. Mi direte perché comincio così.
La storia di Soru - Camilla, la figlia dell’ex governatore sardo, candidato con il Pd, è ENTRATA NEL CONSIGLIO REGIONALE, MENTRE IL PADRE Renato è arrivato terzo tra i candidati governatori ed è rimasto fuori - mi affascina non solo perché ai tempi sono stato in Sardegna, ma soprattutto perché la caparbietà della figlia mi fa capire che qualcosa di nuovamente politico sta scorrendo tra i giovani.
Mi pare che vale la pena non solo offrire spazi ai giovani ma anche culture ecumeniche “ai vecchi”.
Lasciate parlare un prete come me. Un tempo abbiamo fondato l’obiezione di coscienza, oggi dobbiamo aiutare i giovani a mettere nell’orizzonte dei loro studi e delle loro scelte l’impegno politico.
Leggo che il servizio civile li attrae. Potranno domani le due parole “civile” e “politico” viaggiare insieme?
E’ chiaro che uso l’episodio Soru per capire alcune speranze che credevamo perdute.
Don Antonio Mazzi – su Famiglia Cristiana n.10/2024